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SCIENCE PROMUOVE IL METODO MONTESSORI

Una ricerca compiuta da due studiose dell'Università della Virginia lo conferma
 
Sono più preparati, più creativi e hanno un maggiore senso di correttezza e di giustizia. Merito
del metodo Montessori. Secondo uno studio americano, pubblicato sulla rivista "Science" e
realizzato dalle ricercatrici dell'università della Virginia, Angeline Lillard e Nicole Else-Quest, gli
alunni delle scuole che seguono i precetti della studiosa Maria Montessori hanno una marcia in
più.
Il metodo Montessori. Basato sul principio della libertà dell'allievo e sulla collaborazione, il
metodo Montessori utilizza uno speciale materiale didattico di riferimento, per consentire la
migliore educazione sensoriale e motoria del bambino. Applicato per la prima volta a Roma
proprio un secolo fa, in una scuola del quartiere San Lorenzo, la sua popolarità è cresciuta
notevolmente, tanto da essere utilizzato con ampio consenso anche all'estero. Oggi negli Stati
Uniti più di tremila scuole, tra cui 300 pubbliche, utilizzano il programma Montessori. In Italia
sono più di 250.
Obiettivi e criteri della ricerca. Le studiose americane hanno voluto confrontare questo metodo
con quelli utilizzati nelle scuole che non lo applicano, per vedere il diverso impatto sulla
formazione degli alunni. Lo studio è stato condotto prendendo in considerazione due gruppi di
bambini, il primo formato da piccoli di 5 anni, il secondo da bambini di 12. Tutti provenienti da
ambienti sociali omogenei. Di ogni gruppo facevano parte sia alunni di una scuola Montessori di
Milwaukee, nel Wisconsin, sia studenti con un diverso tipo di formazione. In particolare, del
gruppo di bambini di 5 anni facevano parte 25 alunni di scuole diverse dalla Montessori (gruppo
di controllo) e 30 da essa provenienti. Del secondo, su 57 bambini, 28 frequentavano scuole del
gruppo di controllo. Ai bambini di ogni gruppo sono stati somministrati test volti ad individuare
sia le capacità teorico cognitive, sia quelle sociali e comportamentali.
I risultati. Gli alunni della Montessori sono risultati "vincenti" sulle prove cognitive basate su tre
dei WJ tests, ovvero Woodcock Johnson tests, considerati dagli studiosi uno dei principali
strumenti per individuare eventuali difficoltà di apprendimento. Si trattava di dimostrare la
propria abilità matematica, di decodificazione e nell'individuare lettere e parole. Nessuna
differenza è emersa per il vocabulary test. Per quel che riguarda le prove sociali e di
comportamento i bambini della Montessori hanno dimostrato un maggiore senso di correttezza e
di giustizia e una spiccata preferenza per i giochi paritari e pacifici, mostrandosi poco interessati
ai giochi violenti.
Per i ragazzi di 12 anni la prova teorico-cognitiva consisteva nel completare una storia già
iniziata. Gli studenti della Montessori sono risultati molto più creativi degli altri, usando strutture
semantiche più corrette e armoniose. Gli elaborati sono risultati invece simili tra i due gruppi di
studenti dal punto di vista dell'ortografia e della punteggiatura, cosa che ha sorpreso le studiose
americane.
La prova sociale e di comportamento consisteva invece nel leggere sei storie con problematiche
quotidiane, come ad esempio non essere stati invitati a una festa, dovendo poi scegliere una tra
quattro soluzioni possibili. Anche in questo caso, come per i bambini di 5 anni, gli studenti della
Montessori hanno dato risposte che dimostravano una maggiore positività negli atteggiamenti e
un più spiccato senso comunitario. Molti hanno scelto infatti di manifestare apertamente il
proprio sentimento di dispiacere per non essere stati invitati.
Vantaggi del metodo Montessori. Sulla base dell'analisi svolta, le ricercatrici considerano il
metodo Montessori in grado di favorire abilità teorico e comportamentali superiori rispetto ai
programmi applicati nelle altre scuole. In generale dalla fine dell'asilo fino ai dodici anni tutti i
montessoriani presi in esame hanno dimostrato maggiore abilità sia nelle prove logicomatematiche
sia negli esercizi di reading. Il tutto associato a una maggiore positività e creatività
nell'affrontare i problemi pratici. In particolare si sono mostrati maggiormente preoccupati e
predisposti a mettere in pratica sentimenti di giustizia e correttezza.

La Repubblica, 28 Settembre 2006

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